«La nostra è una delle prime visite che la Commissione Giustizia della camera intende fare per rendersi conto delle criticità e delle carenze di questo carcere», dice il deputato di Forza Italia, Pietro Pittalis. Hanno raggiunto il carcere di Badu ‘e Carros poco prima di mezzogiorno. Dopo la fuga del boss pugliese Marco Raduano, lo scorso 24 febbraio, i parlamentari della Commissione Giustizia sono stati di parola. Avevano promesso un’imminente tappa a Nuoro, per toccare con mano le falle e le mancanze di un penitenziario in forte affanno.

«Il Governo Meloni ci tiene tantissimo, la situazione delle carceri è per noi prioritaria perché è una di quelle cose che qualifica la vita di uno Stato, della patria», ribadisce Barbara Polo, deputata di Fratelli d’Italia. Alessandra Todde, Movimento 5 Stelle, aggiunge: «Nessuno di noi intende dimenticare la situazione del carcere di Nuoro».

I sindacati da tempo lamentano una cronica carenza di personale. Lo stesso viceministro Francesco Paolo Sisto ha rimarcato come gli agenti in organico siano 145, 60 in meno del previsto. Oltretutto, in un carcere che ospita 224 detenuti, alcuni in regime di 41 bis. Intanto, Pietro Pittalis assicura: «La Finanziaria del 2023 ha già previsto l’assunzione di oltre mille agenti di polizia penitenziaria. Anche a Nuoro ci saranno ricadute positive».

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