Torna “Autunno in Barbagia”, la manifestazione simbolo dell’ospitalità che, dal 2 settembre al 17 dicembre, attraversa ben 33 paesi del “Cuore della Sardegna”, come recita lo slogan.

Il circuito coinvolge le comunità barbaricine che da anni organizzano con passione e dedizione un percorso esperienziale che vede come protagonista non solo il paese ma anche i suoi abitanti, che aprono le porte delle proprie case, delle proprie corti, del loro passato. Un percorso fatto di tradizioni millenarie, tra i prodotti tipici locali, le arti e i mestieri che, con grande orgoglio, ancora custodiscono.

Il 2022 è stato l’anno della rinascita dopo la pandemia, questo è l’anno, invece, della conferma dopo le oltre 500mila presenze che hanno visitato i paesi per tutto l’autunno.

Il programma è stato presentato stamattina a Cagliari all’assessorato al Turismo dall’assessore Gianni Chessa, dal presidente della Camera di Commercio di Nuoro, Agostino Cicalò, e da Roberto Cadeddu, presidente Aspen.

Si parte da Bitti e si chiude a Orune, con un nuovo paese da visitare: Lodine che quest’anno ha deciso di partecipare alla manifestazione arrivata “ufficialmente” alla sua ventitreesima edizione, ma nata ventinove anni fa quando ancora si chiamava Cortes Apertas. Non solo la comunicazione tradizionale per promuovere l’iniziativa attraverso quotidiani, riviste, radio e televisioni, ma Aspen e Camera di Commercio giocano le loro carte anche sul web con una presenza costante: al sito ufficiale di Autunno in Barbagia sono stati affiancati i canali social Facebook, Twitter e Instagram, con i quali oggi è più facile catturare l’attenzione dei visitatori.

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