Un attentato che aveva creato sgomento e paura a Siniscola: era la notte del 2 marzo scorso quando un ordigno a basso potenziale era esploso davanti alla villetta bifamiliare degli avvocati e cugini Luciano e Claudio Trubbas, in pieno centro a Siniscola, scardinando il portone di ingresso e provocando gravi danni ai muri perimetrali.

Oggi la Squadra mobile di Nuoro, in esecuzione di un provvedimento del gip Claudio Cozzella, ha arrestato il presunto esecutore materiale dell'attentato dinamitardo. Si tratta di Daniele Efisio Cherchi, 20 anni di Siniscola, accusato di minaccia, danneggiamento, detenzione e porto di esplosivo in concorso con altre quattro persone che risultano indagate.

Decisive per le indagini, coordinate dalla pm Emanuela Porcu, sono state le immagini delle telecamere di videosorveglianza del quartiere e alcuni elementi raccolti con intercettazioni e interrogatori, come ha spiegato il capo della Mobile, Silvio Esposito, durante la conferenza stampa per illustrare i dettagli dell'operazione.

Il movente, secondo gli inquirenti, è da ricercare in alcuni dissidi lavorativi ed economici tra gli avvocati vittime dell'attentato e persone vicine all'arrestato, ma anche all'interno di controversie pregresse tra il figlio di Luciano Trubbas e un noto pregiudicato di Siniscola amico del 20enne.

Cherchi si trova ora nel carcere di Badu 'e Carros in attesa dell'interrogatorio di garanzia.

(Unioneonline/v.l.)

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