È tutto pronto per il grande Carnevale oroseino. Dopo settimane di intensi preparativi la macchina organizzativa messa in piedi dall’amministrazione comunale, guidata dalla sindaca Elisa Farris, ha fatto le cose in grande grazie alla sinergia con l’Associazione Pro Loco, la leva 94 e i carristi.

La tanto attesa kermesse baroniese, punto di riferimento del territorio per gli appassionati delle tradizioni carnascialesche, inizierà questo pomeriggio, sabato 10 febbraio, e andrà avanti per tutta la prossima settimana.

«Una festa all’insegna del divertimento e della tradizione, non solo locale ma con ospiti internazionali - annuncia la prima cittadina - Anche quest’anno, a fare da cornice all’abituale percorso dei carri allegorici, ci saranno come protagoniste, in occasione della giornata inaugurale, le maschere etniche Kukove di Rakovski, città bulgara celebre per il suo straordinario Carnevale che attira turisti da tutto l’est Europa, e quelle seuesi di S'Urtzu e Sa Mamulada».

Il programma odierno, fittissimo di iniziative e momenti di aggregazione e spettacolo, inizierà alle ore 14 con la vestizione delle maschere etniche in piazza del popolo.

Un’ora dopo, alle 15, partirà la sfilata fino a Sant’Antonio sulle note della loro usanza e alle 16 si uniranno nel grande corteo anche i carri allegorici preparati dalle associazioni giovanili.

Saranno tre ore di divertimento, balli e degustazioni di dolci fino alle 19 quando l’allegra comitiva si fermerà in Piazza del Popolo per una grande festa collettiva.

Lunedì 12 appuntamento mattutino con inizio alle 10, al campetto delle scuole elementari, per la festa dedicata ai bambini, mentre il giorno seguente spazio al corteo del martedì grasso con partenza alle 15 da Piazzale Macumba e arrivo alle 19 in Via del Mare per una sfilata suggestiva lungo lo splendido litorale oroseino.

Sabato 17 grande chiusura con la pentolaccia, musica tradizionale, le sfilate dei carri e le esibizioni delle maschere.

«Oltre alla curiosità, già spesso palesata, di voler conoscere ulteriori culture differenti dalla nostra – spiega la sindaca Farris - vi è la necessità di preservare la nostra identità: per questo motivo l’ultima sfilata finirà con i balli sardi in piazza e la condivisione di un momento conviviale accompagnato dai dolci tipici offerti dall’amministrazione comunale».

L.P.

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