Le discariche abusive a Macomer sono ovunque: quelle rinvenute al monte di Sant'Antonio, nelle aree periferiche e nelle cunette delle zone industriali e della viabilità rurale. Scattano i controlli da parte della polizia locale, ma la situazione tende a peggiorare.

"La lotta alle discariche abusive va fatta non con le chiacchiere, ma con i fatti concreti - scrive in una nota l'associazione politica Forum per la Rinascita di Macomer -. Una situazione che ripropone l'esigenza di contrastare con durezza queste intollerabili manifestazioni di inciviltà che a nostro avviso l'amministrazione comunale non affronta in modo adeguato, né sul piano della repressione, né su quello dell'organizzazione dei servizi ambientali".

(foto L'Unione Sarda - Oggianu)
(foto L'Unione Sarda - Oggianu)
(foto L'Unione Sarda - Oggianu)

Per il Forum il sistema più efficace per individuare coloro che abbandonano irresponsabilmente i rifiuti, è costituito dalla installazione di piccole telecamere nascoste, le cosiddette foto trappole, nei luoghi abitualmente più utilizzati per questi comportamenti incivili. Anche la lettura dei codici identificativi dei contenitori utilizzati per la raccolta differenziata, costituirebbe una azione efficace.

"Lettura che non viene però effettuata, nonostante fosse stato annunciato tre anni fa e poi ancora i mesi scorsi - scrive il Forum -. Questo frena l'azione per aumentare le percentuali della raccolta differenziata, che non consentono di accedere alla cosiddetta Premialità prevista dalla Regione per i Comuni virtuosi".

La polemica divampa: "Gli unici a trarre vantaggio da tale situazione - scrive il Forum - assurdamente tollerata dalla Giunta, sono la Ciclat che risparmia sui costi della raccolta, mentre la fanno franca coloro che disperdono abusivamente i rifiuti nell'ambiente".
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