Qualcuno ha dovuto rinunciare a festeggiare il Natale, altri si preparano a un mesto Capodanno col raffreddore. Le festività di fine 2023 hanno portato cattive notizie per quanto riguarda la salute, col ritorno del virus dell’influenza e di quello del Covid.

«Siamo vicini al picco delle malattie respiratorie e dell'influenza», spiega il responsabile del servizio Vaccinoprofilassi della Asl di Cagliari Gabriele Mereu, «contiamo di raggiungerlo entro i primi giorni di gennaio,intorno all'Epifania. Abbiamo un'incidenza delle malattie parainfluenzali di circa 12 casi su 1000 nella popolazione generale, ma con numeri 3/4 volte superiori nei bambini».

Colpa anche di una scarsa adesione alla campagna di vaccinazione anti-Covid: «Anche per la credenza errata che un'ulteriore dose sia superflua e inutile. In realtà, il virus si modifica continuamente», prosegue Mereu, «e i vaccini che sono stati preparati due o tre anni fa non proteggono più contro il nuovo sierotipo. Infatti molte persone che attualmente si trovano ricoverate per complicanze respiratorie non hanno effettuato la quinta dose del vaccino».

Diverso, invece, l’andamento delle vaccinazioni antinfluenzali, con 115mila dosi già distribuite: «Si conta che circa un cittadino su cinque sarà vaccinato a fine stagione nel territorio della Asl di Cagliari», precisa il responsabile. Oltre al centro del capoluogo, nell’ospedale Binaghi, da gennaio ci sarà un nuovo punto vaccinale a Quartu, in via Colombo. Non solo, perché nel territorio proseguiranno gli open day: «Ci dobbiamo abituare all'idea», conclude Mereu, «che ogni anno dobbiamo fare il richiamo del vaccino antinfluenzale ma anche di quello anti-Covid. I vaccini effettuati in passato non sono più efficaci l'anno seguente sul virus».

(Unioneonline/L.Ne.)

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