Morte Papa Francesco, Todde: «Dolore fortissimo, era legato a Cagliari»
La governatrice ricorda il legame del Pontefice con la Madonna di Bonaria, la sua vicinanza agli ultimi e la sua determinazione nel perseguire la pace(Ansa)
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«Un Pontefice vicino alle persone, agli ultimi, in maniera concreta e costante. Provo un dolore personale fortissimo per la scomparsa di Papa Francesco».
Tra le prime persone a commentare la scomparsa del Santo Padre c’è Alessandra Todde, che in una nota esprime «a nome della Regione un sentimento di profonda tristezza per la perdita di un Papa a cui eravamo particolarmente affezionati, anche per la sua vicinanza con Cagliari, dove ha voluto svolgere la sua prima visita ufficiale per il suo legame con la Madonna di Bonaria, che ha dato il nome alla sua città natale, Buenos Aires».
Una scomparsa che lascia «un vuoto incolmabile», sottolinea la governatrice, perché l’azione del suo pontificato «si è dipanata con determinazione alla ricerca della pace, della solidarietà tra i popoli e della giustizia, senza badare a confini geografici, politici o confessionali».
«Una risolutezza – prosegue Todde - che lo ha portato a scontrarsi spesso contro lo scetticismo dei potenti del mondo, come è avvenuto per Gaza o per l’Ucraina, solo per limitarci a due esempi eclatanti. Con la sua visita a Lampedusa dell’8 luglio 2013, pochi mesi dopo la sua elezione al soglio di Pietro, ha sconfitto il cinismo di chi ignora o strumentalizza un dramma enorme come le migrazioni e le morti nel Mediterraneo. Con la sua scomparsa il raggiungimento della pace e della fratellanza umana si allontanano mentre invece il mondo vede avanzare le tenebre dell’odio, della discriminazione e della guerra».
Un Papa che ha insegnato a tutti, conclude Todde, che «la vera grandezza sta nel servire con umiltà, nell’amare senza barriere e nell’affermare la dignità di ogni essere umano. La sua scomparsa segna l’assenza di una guida morale che ci ha accompagnato nei momenti più difficili e ci ha indicato la strada della speranza. Il vuoto che lascia è profondissimo, ma la sua lezione deve continuare a spingerci a lottare per un mondo più giusto, umano e accogliente, come lui ci ha insegnato a fare».
«A nome del Consiglio regionale, e mio personale, esprimo viva commozione e profondo cordoglio per la morte del Pontefice”. Così, invece il presidente del Consiglio regionale sardo Piero Comandini. «Papa Francesco è stato un punto di riferimento non solo per il popolo della Chiesa ma per tutte le persone fragili, disagiate, sofferenti che hanno visto in lui un fratello. Oggi scompare prima di tutto un uomo di grande valore che ha sempre lottato per la pace nel mondo e per sconfiggere le disuguaglianze. Ha lavorato fino all’ultimo giorno nonostante la malattia e, nelle sue ultime ore di vita, ha voluto incontrare i bambini, la gioia del suo pontificato. La Sardegna non lo dimenticherà mai».
In segno di lutto le bandiere del palazzo del Consiglio regionale sono state esposte a mezz’asta.
(Unioneonline)