«Perdiamo l'uomo che forse per la prima volta riuscì a cambiare l'immagine della Sardegna e l'idea che il resto del mondo aveva di noi».

Così Alessandra Todde commenta la scomparsa di Nicola Grauso, ricordato come «pioniere dell’editoria da quando aveva 26 anni, fu colui che portò Internet in Italia, creando in Sardegna una società che consentì l'accesso alla rete a migliaia di italiani».

«Come tutti i visionari – continua la governatrice sarda – anche Grauso è stato un personaggio complesso, segnato da luci e ombre. Ma il suo lascito più grande è forse l'immagine di una Sardegna capace di precorrere i tempi, confrontarsi con i cambiamenti e che ebbe il coraggio di mollare gli ormeggi per navigare sicura nel mare della modernità».

Anche Paolo Truzzu ricorda Grauso, «precursore nel mondo della comunicazione e della tecnologia». Un uomo che «amava anticipare i tempi, percorrendo nuove strade e gli è sempre riuscito benissimo».

«Così facendo – commenta l’ex sindaco di Cagliari - ha portato Cagliari e la Sardegna al centro del mondo, dimostrando di essere il più grande visionario della nostra terra. Anche nella consapevolezza della sua malattia non ha finito di sognare nuove idee e nuovi progetti per il futuro. Mancherà alla Sardegna un lucido e generoso visionario».

(Unioneonline/L)

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