L’amministrazione villacidrese affida all’Agenzia delle Entrate la riscossione dei tributi comunali. La decisione è stata fortemente osteggiata dalla minoranza in consiglio comunale ma ormai è legge. “È assoluta necessità di questo Comune dotarsi di un soggetto esterno che si occupi della riscossione delle tasse” ha detto l’assessore al Bilancio Gessica Pittau, giustificando l’approvazione della delibera. La minoranza, per protesta, ha abbandonato l’aula consiliare durante la votazione della delibera.

Alla base della decisione ci sarebbe una forte carenza di personale amministrativo che non consentirebbe un efficace riscossione delle imposte comunali. “L’ufficio tributi comunale – ha detto Gessica Pittau - è composto solo da 2 persone per una popolazione totale di 15.000 abitanti, un numero inadeguato per svolgere un lavoro così complesso e importante”.

LA MAGGIORANZA - I Comuni sono chiamati a riscuotere tributi importanti quali Imu, Tasi e Tari. Un loro mancato pagamento da parte dei cittadini contribuirebbe a mandare in rosso le già vuote casse comunali. La difficoltà maggiore, secondo l’assessore, si presenterebbe nel caso la mancata riscossione si trasformasse in “crediti insoluti”, a questo punto sarebbe necessario l’intervento diretto dell’Agenzia delle Entrate, chiamata a recuperare il debito non corrisposto. “A tasse non corrisposte per crediti incancreniti – continua l’assessore – ne conseguirebbero l’impossibilità di pagare gli stipendi ai dipendenti comunali e ai vigili urbani, sino alla mancata erogazione dei servizi comunali di base”. A convincere della necessità di un intervento deciso da parte di un ente esterno vi sarebbe il computo dell’evasione maturata dai villacidresi. “Manca alle casse comunali – commenta Gessica Pittau – un introito di 1.600.000 euro, circa 450.000 euro evasi solo nel 2017”. Altra nota dolente sarebbe la riscossione dei canoni delle terre ad uso civico, canoni che l’amministrazione fatica sempre più a farsi corrispondere.

L'OPPOSIZIONE - Dura la risposta della minoranza. “Con questa decisione – dice il consigliere Giancarlo Carboni – l’amministrazione si rimangia tutto quello che ha proclamato in campagna elettorale contro il caro Tari”. Prima dell’insediamento in Municipio l’attuale squadra amministrativa aveva gridato allo scandalo dopo l’aumento della tassa sui rifiuti urbani facendo suo cavallo di battaglia il motto “non metteremo le mani nelle tasche dei villacidresi”. “È evidente – commenta il consigliere Carboni – che un terzo dei cittadini che non riesce a pagare la tassa sui rifiuti, non può essere etichettato con l’aggettivo di evasori”. Secondo l’esponente di minoranza, prima di arrivare a un recupero forzato del credito non corrisposto si sarebbero dovute percorrere altre strade. Pagare meno per pagare tutti è la ricetta del consigliere “Infatti – dice Carboni – l’amministrazione ha rinunciato a diminuire la Tari a carico dei contribuenti, riduzione che avrebbe evitato una simile evasione fiscale da parte sia delle persone realmente impossibilitate a pagare ma anche dei furbetti che a loro si sono accodati”. “Questa sarà una sciagura per i nostri concittadini – dice il consigliere piddino Federico Sollai – perché, secondo le stime, la percentuale di riscossione coattiva di Equitalia nel 2016 si aggirava intorno al 3% e attacca soprattutto la povera gente, perché chi ha un mucchio di soldi evade molto di più. L’Agenzia delle Entrate ha inoltre strumenti molto più potenti rispetto alla precedente gestione, quali blocco dei conti correnti e prelievo forzoso”. La lista delle tasse affidate alla diretta riscossione dell’Agenzia delle Entrate è lunga e tocca anche quella relativa ai servizi cimiteriali “Recentemente raddoppiata da questa amministrazione”, termina il consigliere Sollai.
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