Serramanna va verso il commissariamento. A seguito delle dimissioni contestuali di 9 consiglieri su 17, il sindaco Sergio Murgia viene sfiduciato.

Ad andare via sono stati Giacomo Dettori, Michele Melis, Manuela Ortu e Carlo Pahler del Gruppo consiliare "Progetto Serramanna".

"Un atto politico dovuto e richiesto dall’elettorato serramannese che rappresentiamo e che oramai da tempo non condivide le scelte politiche compiute dal Sindaco Sergio Murgia e dalla sua Giunta", fanno sapere in una nota.

"Tra le motivazioni che hanno portato i consiglieri a questo gesto estremo - spiegano -: la chiusura dell’ecocentro cittadino, la mancanza di un servizio efficiente nella gestione dell’acqua, la mancata risposta all’EGAS per la gestione dell’acqua che porterà il paese al passaggio forzato in Abbanoa, nonché le condizioni di degrado delle strade cittadine, i problemi irrisolti con le società sportive e per non aver avviato le procedure di messa in sicurezza di 'Ponti Nou', nonché per la cattiva gestione del Cisa Service che ha lasciato a casa i dipendenti per un anno. Questi sono solo alcuni dei problemi che toccano più da vicino i cittadini".

Problematiche, continuano, "sollevate in diverse occasioni, tramite comunicazioni, mozioni ed interrogazioni, al Sindaco e alla sua Giunta che non hanno mai trovato risposta nelle azioni e nella programmazione politica".

"Con tale atto di forza - la conclusione - i consiglieri esprimono il dissenso popolare nei confronti delle scelte politiche adottate dal Sindaco e dalla Giunta".

La decisione vede concordi anche i consiglieri della maggioranza Emilio Frongia, Marcello Frongia, Carlo Lai, Valter Mancosu, Anna Rita Zucca. Non aderisce alla volontà collegiale dei consiglieri di minoranza la consigliera Moralvia Montis, candidata nelle scorse regionali nel gruppo Psd’Az.

(Unioneonline/D)
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