Sanluri, i carabinieri recuperano una bombola d'ossigeno per una famiglia in difficoltà
Una donna di 40 anni aveva ordinato il dispositivo a Cagliari, ma non se la sentiva di percorrere 45 chilometriUna cittadina quarantenne di Sanluri, con i genitori anziani e malati, aveva bisogno di una bombola d'ossigeno per il padre settantenne.
Ci hanno pensato i carabinieri della stazione di Sanluri a recuperare la bombola e a portarla a casa della signora.
Un bel gesto di solidarietà dell'Arma, sempre vicina ai cittadini e ai loro bisogni, ancora di più in queste settimane in piena emergenza coronavirus.
La signora aveva ordinato la bombola d'ossigeno in una farmacia di Cagliari e ha chiamato il 112 per chiedere se potesse spostarsi nel capoluogo isolano per andare a prenderla, ma poi sarebbe scoppiata a piangere, confessando ai militari di non sentirsela di affrontare da sola i 45 chilometri e lasciare per troppo tempo i genitori anziani a casa.
Allora i carabinieri si sono subito attivati.
Una pattuglia della stazione di Sanluri ha raggiunto rapidamente Cagliari, preso la bombola d'ossigeno dalla farmacia con la delega della quarantenne sanlurese e, ritornata a Sanluri, l'ha portata a casa della signora, che ha aperto il portone sorpresa e, commossa, ha ringraziato i militari per l'aiuto.
La compagnia dei carabinieri di Sanluri, diretta dal capitano Aldo Meluccio, ha poi attivato anche il servizio sociale del Comune di Sanluri, che ora segue ogni giorno la famiglia anche grazie a volontari e barracelli.
Dal comando della compagnia hanno sottolineato: "Per chi è solo, e ha in casa anziani familiari, che hanno giornalmente bisogno di aiuto, magari senza amici o parenti su cui contare in tempi di divieti di spostamenti, la vita quotidiana rischia di essere estremamente difficile. Non è la prima volta che i carabinieri ricevono richieste così, specialmente in questo momento d'isolamento e solitudine; i militari si rendono partecipi delle difficoltà della gente, provando ad alleviare il più possibile le loro sofferenze cercando di salvaguardare le fasce più deboli".