Il piccolo Samuele Ciccu, sei anni e otto mesi, era già morto quando l'équipe del 118 è arrivata nella sua casa di via Manno, a Sanluri.
Il bambino, solo in casa insieme alla madre di origini indiane 36enne (i genitori, che per un periodo hanno vissuto in Svizzera, sono separati), stava facendo il bagnetto. I medici del 118 che hanno constatato il decesso avrebbero parlato di arresto cardiocircolatorio dovuto a un malore.

Il bimbo aveva un quadro clinico complicato, contrassegnato da patologie psicomotorie ed epilessia. I sintomi di quest'ultima, in particolare, sarebbero compatibili con il quadro ricostruito dai carabinieri.

Il sostituto procuratore Marco Cocco oggi affiderà al medico legale Roberto Demontis l'incarico di eseguire l'autopsia, prevista per domani mattina: un passo necessario a fugare ogni possibile dubbio sulle cause della morte del piccolo Samuele, avvenuta nella notte tra martedì e mercoledì. La decisione del magistrato è arrivata dopo aver letto il rapporto compilato dai carabinieri della Compagnia di Sanluri. Sulla sua scrivania, ieri, c'era quello che si definisce un "fascicolo aperto", senza indagati né ipotesi di reato.

Sarà l'autopsia ad accertare se a essergli fatale sia stata la crisi in sé, o se il piccolo, in conseguenza della crisi, possa essere annegato.

Straziante il ricordo di un'amica della famiglia, Paola Melis: “Quanto dolore, conoscevo quel bimbo, l'ho coccolato, ci ho giocato, l'ho cambiato, ho avuto l'onore di abbracciarlo per due anni”.

(Unioneonline)

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