La Procura di Cagliari ha aperto un'inchiesta sulla tragedia che ha colpito Ignazio Sessini, operaio di 56 anni morto ieri in una ditta di Villacidro. Al momento non ci sono iscritti nel registro degli indagati, con l’ipotesi di reato per omicidio colposo. 

Le circostanze della morte non risultano ancora del tutto chiare ma al momento fra le ipotesi su cui si stanno concentrando le indagini c’è anzitutto quella dell'incidente. 

Sessini è stato trovato morto in un vascone di triturazione dei rifiuti della società Villaservice. E i colleghi non hanno alcun dubbio: “Ignazio è caduto”.

LA RICOSTRUZIONE – Mancano pochi minuti alle 22 quando Ignazio Sessini è pronto per iniziare il turno, il penultimo prima delle vacanze. Il suo compito da qualche mese è quello di verificare il corretto funzionamento della tramoggia, un macchinario utilizzato per la lacerazione e la triturazione dei rifiuti umidi. Alle 22 il consueto cambio turno. A raccontarlo all’Unione Sarda è il collega Luca Usula: “Quando è arrivato, Ignazio mi ha chiesto cosa ci fosse da fare, gli ho spiegato che una pala aveva una ruota sgonfia e che sarebbe dovuta essere portata in officina. Come al solito abbiamo scambiato due battute e poi mi ha dato la buona notte”. L’ultimo ad aver visto Sessini vivo è stato Antonello Pisano, l’operaio che ha montato il turno con lui e con il quale all’una del mattino ha bevuto un caffè. È stato proprio Pisano a dare l’allarme, poiché dopo quella pausa ha trascorso tre ore senza vedere il collega. Lo ha cercato fino alle sei del mattino quando, alla fine del turno, ha chiamato i carabinieri. Sul posto sono arrivati i militari di Villacidro che dopo trenta minuti di ricerca hanno rinvenuto il cadavere di Sessini all’interno della macchina utilizzata per triturare l‘umido.

La vittima era anche reduce da un intervento chirurgico all’appendice e aveva dei problemi cardiaci congeniti scoperti un anno fa e tenuti sotto controllo con visite specialistiche periodiche.

Sul posto ieri mattina è accorso anche il medico curante di Sessini, Salvatore Erbì, che all’uscita dal luogo della tragedia ha dichiarato: "Le esalazioni nell’area del trituratore basterebbero a far svenire chiunque, non è un’ipotesi da escludere”.

L’AUTOPSIA – L’autopsia sarà eseguita nella giornata di domani: la pm del tribunale di Cagliari, Rita Cariello, ha affidato l'incarico al medico legale Matteo Nioi.

I carabinieri di Villacidro hanno sentito oggi anche gli operai che lavoravano nel turno di notte e che hanno dato l'allarme e gli altri colleghi della vittima. Attese in Procura a breve le relazione dello Spresial, dei militari del nucleo Ispettorato del lavoro e dei carabinieri.

Ormai certo l'infortunio e non un gesto volontario come ipotizzato all'inizio dagli investigatori dell'Arma, la pm ha deciso comunque di affidare l'incarico ad un proprio consulente per chiarire nei dettagli la dinamica e da qui stabilire eventuali responsabilità. 

SCIOPERO – Per il 9 luglio, le segreterie regionali Fp-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti-Uil della Sardegna hanno indetto due ore di sciopero per tutti i lavoratori del comparto di igiene ambientale dell’Isola, “a sostegno e tutela – scrivono in una nota – della salute e sicurezza sui posti di lavoro”. La decisione è stata presa “in riferimento al triste e inaccettabile episodio” di Villacidro.

(Unioneonline/v.l.)

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