"Non mi possono negare le cure per la riabilitazione".

Lo ha denunciato Antonietta Cabras, ex infermiera ausiliaria di Villacidro, 68 anni, che da quando aveva 30 anni sa di essere affetta da una forma di sclerosi multipla.

La donna ha raccontato di aver subito un intervento per la sostituzione delle batterie dell'elettrostimolatore midollare, che le consente di mitigare i danni della malattia, all'ospedale Businco di Cagliari.

"C'è stata qualche complicazione: sono entrata in ospedale camminando, ne sono uscita quasi paralizzata", ha spiegato.

Per ripristinare le condizioni di mobilità che aveva prima dell'intervento, è stata dimessa dall'ospedale con una prescrizione: rieducazione motoria individuale a domicilio.

Ma tornata a casa, si è rivolta al centro specializzato Aias di Villacidro, che ha inoltrato la richiesta di autorizzazione alla sede Asl di Sanluri.

Poi la "sentenza": "Non si evincono dalle richieste ulteriori disabilità o menomazioni" e, quindi, nessun trattamento specifico.

"Sul certificato che ci è stato sottoposto c'è scritto che si rileva un deficit di deambulazione per una paziente di sclerosi multipla: la stessa situazione per cui abbiamo autorizzato da anni un iter riabilitativo di mantenimento, che abbiamo riconfermato. Se sono intercorsi eventi che hanno determinato un peggioramento della situazione, questi non sono specificati nel certificato dell'ospedale Businco: diversamente ne avremmo tenuto conto", la replica di Miriana Fresu.

Ma Antonietta Cabras non demorde e continuerà a battersi per quello che secondo lei è un suo diritto:

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