Se n’è andato all’età di 96 anni l’ultimo degli "spariglianti" samassesi: Azarael Porcu, figura mitica, figlio d’arte (il padre Delfino è stato a suo tempo un mago e acrobata delle figure a cavallo), diventato il protagonista di un volume scritto per lui, e su di lui, da Fulvio Tocco.

L’ex presidente della Provincia del Medio Campidano, appassionato come pochi di cavalli e sport equestri, scrisse qualche anno fa "Azarael: Uomini balenti e cavalli maestri" con in copertina una foto dei tempi epici delle pariglie del Medio Campidano e Azarael in canottiera bianca, in piedi (con le redini ben strette fra i denti) su due cavalli lanciati al galoppo.

Un’immagine che esemplifica la figura di Azarel, nome biblico scelto dal padre Delfino per quel suo figlio predestinato a una carriera di acrobata spericolato a cavallo.

"Un grande sardo ci ha lasciato, ciao Azarael", così Fulvio Tocco, il suo grande esegeta, saluta il mitico sparigliante.

"È morto Azarael Porcu, mitico campione delle pariglie", è il commento anche di Ennio Cabiddu, ex sindaco di Samassi e ammiratore delle gesta del suo concittadino funambolo, di cui ricorda "la fama, meritata, insieme ai fratelli, maturata nelle feste paesane e dove Azarael e fratelli Porcu erano acclamati come vere e proprie star".

La morte, ieri sera, lo ha colto all’improvviso, ancora in forma per quanto lo si possa essere all’età di 96 anni. Samassi e tutto il mondo dei cavalli e delle pariglie lo piangono con nostalgia.
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