Non riuscivano a trovare un accordo su come gestire l’attività di spaccio, così la discussione è degenerata fino a sfociare in una lite che ha richiesto l’intervento dei carabinieri. È successo ieri sera a Serrenti, dove i militari della Stazione di Samassi – con il supporto dei colleghi di Guasila e del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Sanluri – hanno arrestato un 28enne disoccupato del posto, già noto alle forze dell’ordine, e denunciato un 48enne residente in provincia di Milano ma domiciliato a Samassi. Il più giovane è ritenuto responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, mentre il secondo è indagato per concorso nel medesimo reato.

L’intervento dei Carabinieri è scattato a seguito di una chiamata al numero unico di emergenza 112, effettuata proprio dal 48enne, che aveva segnalato una lite in corso presso l’abitazione del 28enne. Quando i militari sono arrivati sul posto, hanno riportato la calma tra i due contendenti, scoprendo con sorpresa che il motivo del diverbio riguardava proprio le modalità di gestione dell’attività di spaccio. Capito il contesto, i Carabinieri hanno deciso di procedere con una perquisizione personale e domiciliare, durante la quale sono stati trovati quasi due chilogrammi di marijuana, 77 grammi di cocaina e 2.371 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività illecita. Tutto il materiale è stato sequestrato e sarà sottoposto ad analisi di laboratorio nel Reparto Investigazioni Scientifiche per determinarne la qualità e la capacità dopante.

Le successive verifiche hanno permesso di accertare che la droga era riconducibile esclusivamente al 28enne, considerato il principale gestore dell’attività, mentre al 48enne è stato attribuito un ruolo marginale, motivo per cui è stato soltanto denunciato. Al termine delle formalità di rito, il giovane è stato trasferito nel carcere di Uta, a disposizione dell’Autorità giudiziaria. 

(Unioneonline/v.f.)

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