21 novembre 2016 alle 09:19aggiornato il 21 novembre 2016 alle 09:21
"L'alluvione ci ha distrutto e lo Stato non ha fatto nulla", a San Gavino esplode la rabbia
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Alluvionati e abbandonati dallo Stato senza nessun aiuto pubblico. A tre anni di distanza sale la rabbia mista a rassegnazione ma anche voglia di andare avanti tra i cittadini e gli imprenditori colpiti dal ciclone Cleopatra del 18 novembre 2013 a San Gavino. In particolare il Rio Malu trasformò in un enorme lago la zona industriale del paese mettendo sott'acqua 25 aziende con i loro 130 dipendenti.
Una ferita ancora aperta, come ricorda Gavino Floris, titolare di un'azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti, arrivata ad avere anche 70 dipendenti: «Come imprese - denuncia - non abbiamo avuto nessun aiuto dallo Stato e non c'è stata neanche una parvenza di interesse. Non abbiamo avuto nessuna agevolazione dal governo nazionale, ma neanche a livello comunale è arrivato alcun aiuto fiscale. Ormai non crediamo più alle promesse: gli unici aiuti che ci hanno permesso di andare avanti sono quelli della Caritas della diocesi di Ales-Terralba. Ho avuto 300mila euro di danni: il futuro non è roseo, ma vado avanti. Dopo l'alluvione anche la mia banca non mi ha aiutato».© Riproduzione riservata