"Non possiamo permettere che Ignazio venga ucciso una seconda volta. Queste sono ore di dolore e rabbia".

Hanno scritto di loro pugno una nota i lavoratori della Villaservice, la società di Villacidro che gestisce l'impianto in cui oggi ha perso la vita Ignazio Sessini, operaio di 56 anni caduto all'interno di tritarifiuti per cause ancora da accertare.

I lavoratori si sono riuniti in assemblea e hanno espresso “dolore e rabbia” per l’accaduto.

“Ignazio era una persona speciale, sempre attento nel lavoro, amante del suo lavoro e della sua famiglia, l'adorata figlia e l'amata moglie. Voleva vivere, voleva vedere crescere sua figlia. Non permetteremo a nessuno di gettare un'ombra sulla vita di Ignazio e ci attiveremo in tutte le sedi per proteggerlo".

Poi la durissima accusa: “La sua morte è da addebitare ad un clima di paura e terrore che negli ultimi mesi ha pervaso la nostra attività, impedendoci di lavorare tranquilli in un ambiente sereno e di dialogo proficuo anche per l’azienda”.

(Unioneonline/L)

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