Sulle dune di Piscinas come in pista, tra gincane e corse sfrenate sull’arenile in sella alle loro moto da cross. Nei guai due turisti tedeschi, fermati dalla Forestale, che sui social stavano condividendo i loro itinerari, con altri biker, tra le spiagge dell’Isola. Ma le “guide” non hanno sortito l’effetto sperato: i video sono finiti nelle mani dei ranger sardi che si sono subito messi sulle tracce della coppia. Coinvolte le sale operative regionali e territoriali di Cagliari e Tempio, il personale del Nucleo Investigativo dell'Ispettorato di Cagliari e il personale della Stazione Forestale di Padru.

I due turisti, nel giro di sei giorni, hanno percorso la Sardegna partendo da nord. I tracciati poi finivano su canali social specializzati per pubblicizzare itinerari “turistici”. A incastrare definitivamente i “pirati” sulle due ruote è stato il video realizzato sulle dune di Piscinas, nel litorale di Arbus. Le successive verifiche incrociate con le compagnie di navigazione hanno rivelato che i due si sarebbero dovuti imbarcare dallo scalo di Olbia verso Livorno. La partenza era fissata per domenica scorsa. Ma allo scalo, ad attenderli all’imbarco, c’era una pattuglia di forestali che – dopo aver controllato le targhe dei veicoli – hanno fermato i due.

 Le violazioni contestate sono diverse e anche di natura penale. Per i danni al sistema dunale sono previste pene che vanno dall’arresto fino a due anni e una multa dai 15 ai 51mila euro. Si configurano anche violazioni amministrative alla legge regionale 16 del 2017, che vieta sia il transito negli arenili che il campeggio libero: a ciascun trasgressore è arrivata una multa da 400 euro.

(Unioneonline/v.f.)

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