Il mal di denti non gli dà tregua da ormai un anno.

Il piccolo Dario, sei anni, affetto da autismo, si morde le labbra, si mette le manine in bocca e cerca di chiedere aiuto per quel dolore che sembra non passare mai. La via crucis dei genitori per trovare qualcuno che possa curargli i denti con l'anestesia totale, vista la patologia del bimbo, è iniziata da tempo, ma sono passati i mesi e ancora non si è trovata una soluzione.

Così Dario continua a soffrire e la mamma, quando proprio i dolori sono insopportabili, è costretta a dargli gli antidolorifici.

VIA CRUCIS - "È da un anno che facciamo visite da una parte all'altra - spiega la mamma del bimbo, Alessandra Murtas -. Dario soffre di autismo, ha il sostegno e fa terapia riabilitativa. Proprio a causa della sua patologia non può sostenere una normale visita con successiva cura dal dentista, perché non apre nemmeno la bocca per farsi visitare e poi non riuscirebbe mai a stare fermo per tutto il tempo necessario alle cure".

CURE IMPOSSIBILI - Le visite sono iniziate quando mamma Maria Grazia si è accorta che qualcosa non andava: "Era palese che aveva fastidio ai denti anche se ovviamente lui non lo dice apertamente. Siamo andati anche ad Alghero dove era emerso che il bambino non era collaborativo, non apriva nemmeno la bocca".

Nel caso di Dario non sarebbe sufficiente nemmeno una sedazione cosciente, applicata in molti studi dentistici, perché comunque dovrebbe stare fermo con la bocca aperta e con la mascherina nel naso.

LA DIAGNOSI - "A settembre abbiamo prenotato alla clinica di Quartu dove abbiamo scoperto che facevano questo tipo di cure con l'anestesia totale".

Anche qui arriva un'altra amara sorpresa.

"Un medico bravissimo - dice la mamma - specializzato anche nella cura dai disabili, ha appurato che ci sono 8 denti da curare e 3 da togliere, ovviamente in anestesia totale. Il problema è che le cure sono in convenzione soltanto per i bambini che hanno più di 12 anni, noi avremmo dovuto pagare una cifra che non possiamo permetterci".

"La prossima settimana - prosegue la mamma - abbiamo appuntamento con una dottoressa al San Giovanni di Dio a Cagliari , ma il problema è che li non c'è una sala operatoria per poter fare l'intervento. È una sofferenza per noi ma anche per lui si mette le mani in bocca, piange, è nervoso. Speriamo davvero di trovare qualcuno che possa aiutarci a risolvere il problema".

Giorgia Daga

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