Da Ales per "progettare insieme il rilancio di Marmilla e Medio Campidano"
L'invito rivolta alla Chiesa, ai sindaci, ai sindacati e agli imprenditoriUn'alleanza fra comuni, imprenditori, forze sociali, sindacati e Chiesa per tentare di far risalire la china al territorio della Marmilla e del Medio Campidano in fatto di sviluppo, occupazione e servizi per i cittadini.
È stato l'impegno preso alla fine del convegno organizzato ad Ales nel centro comunitario per le famiglie "San Giuseppe" dalla Caritas della diocesi di Ales-Terralba.
Nelle parole del direttore della Caritas don Angelo Pittau il quadro delle emergenze del territorio diocesano: "L'attesa degli aiuti che sarebbero dovuti arrivare dall'esterno ci ha fatto scivolare nella povertà, quindi nella miseria, nella morte del nostro territorio, oscurato e rimosso".
Zone interne ricche di cultura, archeologia, ambiente, tradizioni, tutti tesori da valorizzare meglio. Ma le carenze principali rimangono infrastrutture, strade, trasporti, energia. Padre Roberto Carboni, vescovo della diocesi di Ales-Terralba, ha indicato gli obiettivi da raggiungere: "favorire l'occupazione giovanile, azioni di contrasto effettivo della povertà, attenzione verso le fragilità sociali".
Fiducia dalle parole di Lino Zedda, sindaco del paese più piccolo della Sardegna, Baradili. Un Comune che ha saputo creare servizi e migliorare la qualità della vita. "Il nostro territorio è piccolo, ma non partiamo da zero - ha sottolineato Zedda, anche nel ruolo di presidente dell'Unione dei comuni "Alta Marmilla" - il territorio è vivo, tenta di reagire alla crisi, molte amministrazioni non si rassegnano. Dobbiamo creare le condizioni per avvicinare la Marmilla al "mondo": trasporti, viabilità, migliorare il sistema socio-sanitario-assistenziale, che penalizza gli anziani, potenziare il sistema scolastico. Il progetto della Strategia Nazionale per le Aree Interne, contro lo spopolamento, ha coinvolto 600 persone. Ne aspettiamo il varo e la realizzazione".
Il sindaco di San Gavino Carlo Tomasi ha suggerito: "Diamo la terra ai nostri giovani". Certo serve unità di intenti, fare più rete fra amministrazioni e costruire progetti comuni.
Appelli rilanciati anche dai rappresentanti delle tre sigle sindacali presenti all'incontro Gigi Marchionni, Edoardo Bizzarro e Francesca Ticca, che hanno suggerito "un tavolo permanente di confronto per monitorare progetti condivisi da presentare alla Regione".
Don Pittau ha concluso: "Il nostro territorio ha grandi potenzialità. Non possiamo aspettare che altri le intercettino e ce le rubino. È capitato per troppo tempo. Ora dobbiamo invertire questa tendenza".
Antonio Pintori