Violato dagli antimilitaristi sardi il perimetro del poligono militare di Capo Frasca.

L'appuntamento era stamattina alle 11 davanti ai cancelli del poligono. La manifestazione è stata convocata dall'assemblea di Indagate/i solidali dell'Operazione Lince. Ma hanno aderito anche diverse sigle contro le basi militari della Sardegna, tra cui Aforas, Sardegna Aresti, Fronte della gioventù comunista, Sa domo de totus, Fronte comunista e Usb.

Data la massiccia presenza delle forze dell'ordine, che di fatto bloccavano l'ingresso nella base, i manifestanti hanno deciso di prendere la strada verso Pistis, inscenando un corteo improvvisato per raggiungere l'altro ingresso.

A circa metà del percorso, alcuni gruppi hanno deviato per le campagne, ridotte ad acquitrini per le recenti piogge, ed hanno raggiunto il perimetro del poligono, tagliando alcune decine di metri di recinzione.

Numerosi attivisti hanno fatto irruzione nella zona militare, accendendo fuochi pirotecnici. La reazione della polizia non si è fatta attendere, al fine di espellere gli attivisti.

Dopo un lungo fronteggiamento e momenti di tensione, il corteo è tornato a Sant'Antonio di Santadi, dove alle 16 la manifestazione si è sciolta. 

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