Ancora una volta a cadere nella rete della disinformazione è un sindaco: dopo quello di Samassi - che ha saputo dalla stampa della morte di un suo concittadino per covid-19 - è la volta della prima cittadina Marta Cabriolu di Villacidro. Ieri in un post sulla sua pagina Facebook, informava che “nella casa di riposo Madre della Divina Provvidenza di Sanluri - dove sono stati riscontrati alcuni casi di coronavirus - non c’è nessun anziano e nessun operatore di Villacidro”. I concittadini hanno così tirato un sospiro di sollievo, ma a scuotere quest’apparente serenità è arrivata una notizia che ha smentito quanto dichiarato dal sindaco: una paziente di Villacidro risiede nella casa di riposo dal mese di gennaio. A confermarlo è la figlia - di cui non faremo il nome per preservare l’identità della famiglia - che ha dichiarato “Mia madre sta bene, ma per un caso fortuito io e i miei familiari non siamo andati a trovarla da circa 25 giorni”.

La coincidenza che questa famiglia non sia andata a trovare la mamma nella struttura ha annullato ogni tipo di rischio per la famiglia e gli abitanti di Villacidro, che ad oggi non ha nessun caso di covid-19, ma ciò non basta, il problema più grande è dato dalla gestione delle informazioni.

I sindaci, impegnati in prima linea per cercare di arginare il fenomeno del contagio e ridurre drasticamente i disagi alla popolazione, stanno vivendo momenti di grande tensione e ad ostacolare la loro celerità è in alcuni casi il malfunzionamento della filiera delle informazioni, come nel caso della sindaca Cabriolu, inesatte.

Durante l’emergenza coronavirus, i cittadini sono molto attenti ai comunicati dei sindaci e questi - che vorrebbero garantire informazioni corrette - spesso sono impossibilitati a farlo.

Rimane un nodo da sciogliere: chi ha fornito le informazioni sbagliate alla prima cittadina? Queste sarebbero state fondamentali in caso di positività al virus - che per fortuna - a Villacidro non ci sono.
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