L’assalto a Guspini continua, neanche la moratoria approvata dalla Giunta Todde scalfisce la voglia di conquista delle multinazionali dell’energia. Nelle ultime ore è arrivata una nota ministeriale che annuncia l’avvio di una nuova pratica di valutazione di impatto ambientale per un impianto agrivoltaico.

La proposta prevede l’installazione di pannelli su oltre 150 ettari di territorio lungo la strada che porta a Pardu Atzei, anche in sfregio alle zone umide e all’area archeologica di Neapolis. Nella zona sono ben 1.200 gli ettari destinati ad ospitare pannelli solari.

E la comunità annuncia battaglia. Per il sindaco Giuseppe De Fanti queste iniziative da un lato «pregiudicano le aziende agricole del territorio», dall’altro «vanificano la bellezza del paesaggio incontaminato della zona».

«Il territorio – ribadisce Francesco Marras del Comitato “No megacentrale” – verrebbe deturpato e perderebbe la sua vocazione agropastorale e archeologica».

Una procedura che arriva tra capo e collo proprio mentre il Governo è in procinto di discutere il Dl agroalimentare del ministro Lollobrigida, che prevede lo stop ai pannelli fotovoltaici a terra in tutte le aree agricole.

In Regione intanto si lavora affinché la moratoria di 18 mesi approvata dalla Giunta Todde arrivi al più presto in Consiglio.

E il Pd ha presentato una mozione a sostegno del provvedimento della Giunta. È un dato choc quello sottolineato dal primo firmatario Salvatore Corrias: «Le previsioni sono tali che se tutte le concessioni venissero accordate, parliamo di fotovoltaico e di solare, andremmo a coprire una superficie pari a 86mila campi di calcio, spropositata. Sono tante le richieste, e nell’attuale regime di far west il rischio è che tutto venga acconsentito».

(Unioneonline)

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