Sequestrata dalla Guardia di Finanza in Sardegna oltre 270 tonnellate di formaggio pecorino “Fiore sardo”, per un valore di 1,6 milioni di euro.

Sono sette i produttori indagati per “contraffazione di indicazioni geografiche o denominazioni di origina dei prodotti agroalimentari”. 

Alle indagini delle Fiamme Gialle hanno collaborato l'Ispettorato Centrale della tutela della Qualità e Repressione Frodi dei prodotti agroalimentari del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. 

Nell’Isola è stato messo in vendita il formaggio realizzato violando le regole del disciplinare di produzione.

Le analisi hanno fatto emergere l’utilizzo di latte trattato tecnicamente da parte di alcuni produttori. Dunque non latte crudo, prodotto e trasformato in Sardegna, condizione necessaria per ottenere la denominazione “Fiore sardo”. Già ad aprile era stato effettuato un maxi sequestro per lo stesso motivo.

Dopo la segnalazione alla Procura, per tutelare i consumatori è stato disposto il sequestro preventivo della produzione di Fiore sardo di alcune case produttrici da dicembre 2021 a marzo 2022. Sono così finite sotto chiave ben 68mila forme. Il prodotto, precisa la Gdf, “non ha evidenziato danni alla salute o pericoli connessi al consumo alimentare”.

(Unioneonline/L)

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