Che sia un’epoca in cui i “leoni da tastiera” sono scatenati è cosa risaputa. Nelle scorse ore, a rispondere agli attacchi social ci ha pensato la cantante Maria Luisa Congiu, finita nel mirino degli haters per il suo lavoro da gommista. Una scelta di vita per l'artista, portando avanti quella che era l'attività del marito Pasqualino Puligheddu, scomparso per Covid a soli 49 anni nel 2020.

E Congiu, pubblicando su Facebook le foto che la ritraggono in officina ribadisce: «Quattro scatti per stendere un velo pietoso su persone che, da dietro una tastiera di telefono o pc, si permettono di fare battute, perché in faccia non ne avrebbero il coraggio».

Maria Luisa Congiu a lavoro
Maria Luisa Congiu a lavoro
Maria Luisa Congiu a lavoro (Onano)

Prosegue: «Per la prima volta in tre anni "lo splendido" di turno si permette di ironizzare sul fatto che lavoro in un'officina di pneumatici, come se questo fosse un disonore o un difetto». E ricordando il marito, precisa: «Al contrario è motivo di orgoglio per me tenere attiva l'attività che con Pasqualino abbiamo costruito dal nulla a suon di sacrifici e sudore. L'unico dispiacere è che non abbia potuto continuare lui a seguirla».

E il post accompagnato da migliaia di condivisioni e visualizzazioni continua: «Non posso che andare fiera di arrivare sul palco a far festa con la gente, dopo aver lavorato e guidato per km. Non è certo penalizzante per la persona, può esserlo per la stanchezza che triplica alla fine di ogni giornata ma umanamente è solo ricchezza».

Non manca la battuta finale in sardo: «Quindi se qualche altro "splendido" penserà di ferirmi con battute di bassa lega può farsene una ragione: a Paraulas macas, orijas surdas».

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