Il giorno dell’arresto Matteo Messina Denaro aveva al polso un orologio Franck Muller Geneve Color. Un pezzo da 35.000 euro, circa, che secondo quanto rivelato da Repubblica – che ha pubblicato ampi stralci dei diari segreti e pizzini del boss mafioso – risultava comprato nel 2009 al Forte Village di Santa Margherita di Pula. 

«Chissà con chi ha trascorso quella vacanza», si chiede il cronista. Il  presupposto – al momento non confermato –  è che a comprare l’orologio gioiello sia stato Messina Denaro in persona, durante la sua latitanza che, visto quanto emerso, è stata di lusso. Anche se poteva essere il regalo di qualcuno. 

Il boss di Castelvetrano poteva godere di 15 identità garantite da documenti a sua disposizione: «Documenti seri, vengono da Roma», diceva sicuro. Il ricercato numero uno viaggiava molto, anche se sapeva di essere il primo della lista dopo la cattura di Bernardo Provenzano: per la figlia che lo aveva ripudiato aveva scattato una foto ritratto davanti all’Arena di Verona, per mostrare di essere più giovane di quanto risultasse dagli identikit. Ci sono viaggi nella Capitale, per tutta la Sicilia e all’estero. E, forse, anche in Sardegna. 

(Unioneonline/E.Fr) 

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