La Commissione Europea ha espresso parere favorevole alla revoca del blocco sulle movimentazioni dei bovini dalla Sardegna, causato dall’epidemia di dermatite nodulare contagiosa . Il via libera è arrivato grazie agli importanti risultati conseguiti dall’isola sul piano sanitario, in particolare sul fronte della campagna vaccinale. 

Ora, è l’appello di Coldiretti,  la Regione emani  immediatamente  l’atto formale di revoca al blocco movimentazioni, prendendo atto dell’ok della Commissione e rendendo pienamente operativo lo sblocco.

«Accogliamo positivamente questo primo e fondamentale passo della Commissione Europea che ha dato l’ok a togliere il blocco alle movimentazioni dei bovini», esulta il presidente di Coldiretti, Battista Cualbu, «un lavoro frutto di un importante sinergia che Coldiretti ha sempre favorito e sostenuto nei tavoli e premia gli sforzi dei nostri allevatori che Coldiretti ha sempre accompagnato in questo percorso difficile. Con l’ok dell’Europa», aggiunge, «ora il provvedimento definitivo deve essere emanato dalla Regione e chiediamo per questo che il passo successivo avvenga subito nelle prossime ore».

Il parere favorevole dell’Europa, aggiunge Coldiretti, «premia soprattutto il grande lavoro degli allevatori sardi che, nonostante difficoltà logistiche, costi, ritardi e disagi, hanno seguito puntualmente tutte le indicazioni sanitarie, completando una campagna vaccinale capillare e complessa. Come Coldiretti aveva sottolineato negli incontri territoriali, la vaccinazione era la strada per dimostrare all’Europa la solidità del sistema di prevenzione della Sardegna e riottenere le condizioni per muovere gli animali. La Sardegna ha infatti raggiunto una delle coperture vaccinali più alte d’Italia, elemento decisivo nei tavoli con il Ministero e la Commissione Europea. Una risposta concreta che ha convinto le istituzioni europee e che ora deve essere tradotta nel provvedimento finale da parte della Regione».

Sulla stessa linea il direttore di Coldiretti Sardegna, Luca Saba: «Questo via libera è un passaggio fondamentale ed è la prova che gli sforzi fatti non sono stati inutili e che il percorso costruito, tra riunioni nei territori e indicazioni condivise ha dato credibilità alla Sardegna»,  dice, «ora attendiamo l’atto regionale per far ripartire un settore che ha sofferto in modo enorme. Il nostro grazie va agli allevatori, al Ministero, in particolare al dottor Filippini e alle autorità sanitarie regionali coll’assessorato della Sanità che, su questo, hanno sostenuto la Sardegna nel confronto con l’Europa».

(Unioneonline)

© Riproduzione riservata