L’esordio di Comandini: «Un nuovo inizio per il Pd sardo»
Il nuovo segretario del partito nell’Isola: «Il risultato è mio, di Meloni e della comunità che dovremo costruire. Subito un’alternativa a questo governo sardista-leghista»«Oggi è un nuovo inizio per il Pd sardo. Il fatto che in 35mila siano andati a votare per le primarie significa che la proposta politica che io e Giuseppe Meloni abbiamo messo in campo ha interessato i sardi».
Così Piero Comandini alla sua prima uscita pubblica da segretario regionale del partito. «Il risultato è mio, di Meloni e della comunità che dovremo costruire – ha aggiunto – il partito dovrà essere più autonomo e fare le proprie scelte in termini di candidature».
La proclamazione dell’Assemblea regionale è in programma tra una decina di giorni. Dopodiché, subito al lavoro per «trovare un’alternativa a questo governo sardo-leghista».
Comandini ha già annunciato che appena possibile convocherà un tavolo di coalizione per «la costruzione di una piattaforma politica in vista delle elezioni regionali per mettere a punto un programma che duri almeno dieci anni».
Il leader regionale non ha escluso che il prossimo candidato di centrosinistra e M5S alla presidenza della Regione possa essere del Pd.