Bastano diecimila firme, ma i promotori intendono superare di molto il limite stabilito dallo Statuto sardo per le proposte di iniziativa popolare. Raccontare la legge di Pratobello al maggior numero di persone possibile è l’obiettivo: sensibilizzare i territori non solo sul rischio concreto di un’invasione di pale eoliche e pannelli fotovoltaici, ma anche e soprattutto sull’unica strada che la Regione può percorrere per impedire che ciò avvenga. Quella indicata all’articolo 3, lettera “f”, dello Statuto, un caposaldo imprescindibile che nessuno può oltrepassare: la competenza primaria della Sardegna in materia di edilizia e urbanistica. Tutto questo sarà spiegato ai cittadini nei banchetti allestiti nei Comuni dell’Isola fino al 30 settembre. Due mesi per arrivare ad almeno cinquantamila firme.

I comitati

La raccolta sarà capillare grazie soprattutto al lavoro dei comitati contro la speculazione energetica. In tutto sono diciotto, quindi la copertura territoriale è garantita. Saranno loro, con l’aiuto dei sindaci e dei consiglieri comunali delegati alla certificazione delle firme, a organizzare concretamente la raccolta. Fondamentale sarà anche il contributo dell’Anci: la proposta di iniziativa popolare sarà uno dei punti all’ordine del giorno dell’Assemblea in programma il 31 ad Abbasanta.

Verso il Consiglio

Una volta raggiunto (e oltrepassato) l’obiettivo delle diecimila firme, la legge di Pratobello sarà in grado di approdare in Consiglio regionale, prima nelle commissioni competenti dove sarà esaminata e discussa, poi in Aula.

Nuovo progetto a Guspini

Da qualche giorno intanto è stato presentato il diciottesimo progetto per la costruzione di un parco agrivoltaico nel Guspinese. Si chiamerà “Guspini” e avrà una potenza di 42,619 MWp, con relative opere di connessione. Il progetto è attualmente in fase di verifica amministrativa e presto saranno disponibili i documenti. Marcello Serru, assessore ai Lavori pubblici, ha dichiarato: «Studieremo il progetto e redigeremo con l’ufficio tecnico le osservazioni. A Guspini ci sono importanti realtà agro-zootecniche che vogliamo sostenere affinché possano proseguire e progredire, senza essere sostituite da impianti industriali che nulla hanno a che vedere con il comparto. Ne sono testimoni gli interventi di Gal, Comune e altri enti».

Tutti i dettagli negli articoli di Roberto Murgia e Giovanni G. Scanu su L’Unione Sarda in edicola e sull’edizione digitale

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