Riaperti i due musei del Parco di Caprera, il Mineralogico e quello del Mare: allestito e visitabile il padiglione che ospita lo scheletro del capodoglio di oltre 7 metri, spiaggiatosi a Cala Romantica-Porto Cervo nel 2019, con lo stomaco pieno di plastica e un piccolo in grembo.

Il direttore del Parco Nazionale, Giulio Plastina, punta ora a realizzare in uno dei locali del CEA (Centro di Educazione Ambientale) sito in località Stagnali, sempre nell’isola di Caprera, un centro di recupero e di primo soccorso per cetacei e tartarughe marine. Lo aveva dichiarato qualche tempo fa ed ora si stanno muovendo i primi passi. È di ieri, infatti, l’affidamento ad una ditta specializzata di Roma, del “Servizio di allestimento centro primo soccorso fauna marina”.

Quando questo centro entrerà in funzione, ovviamente con adeguato personale, potrà direttamente e tempestivamente prestare soccorso agli animali marini, a cominciare dalle Caretta caretta, che vengono ritrovati nelle proprie acque in stato di difficoltà, in condizioni più o meno serie, spesso con ferimenti causati direttamente o indirettamente dall’uomo.

Il Parco Nazionale di La Maddalena, una volta effettuato il recupero, direttamente o tramite associazioni convenzionate, come Sea Me Sardinia, spesso invia gli animali marini presso il Centro Recupero Animali Marini del Parco Nazionale dell’Asinara. Una volta realizzato, il centro di Caprera non solo potrà operare direttamente, ma anche eventualmente prestare soccorso ai “recuperi” effettuati in altri mari, a cominciare dalle Aree Marine Protette di Tavolara e di Capo Testa.

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