La Cassazione dà ragione alla Sardegna sulle centrali del Taloro, Todde: «Ora l’Agenzia per l’energia»
La Corte ha accolto il ricorso presentato contro Enel, legittimando il subentro della Regione nella gestione idroelettricaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso presentato dalla Regione Sardegna durante le precedenti legislature contro Enel, in merito alle concessioni delle centrali idroelettriche del sistema Taloro. La sentenza ribalta la decisione del Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche (TSAP), che nel 2023 aveva ritenuto illegittimo il subentro della Regione, attraverso l’ENAS (Ente Acque della Sardegna), nella gestione delle grandi derivazioni idroelettriche. «Un traguardo che segna una svolta verso un futuro più autonomo e sostenibile», ha sottolineato Todde, che ha dichiarato la sua intenzione di proseguire nel suo ruolo, nonostante le richieste di decadenza avanzate dal Collegio di garanzia della Corte d’Appello di Cagliari in merito al rendiconto delle spese elettorali.
Il giudizio della Cassazione ha riconosciuto la legittimità delle azioni intraprese dalla Regione, facendo riferimento alle leggi regionali 17/2000 e 19/2006, che stabiliscono il ruolo centrale della Regione nella gestione delle risorse idriche.
«La sentenza della Cassazione – ha sottolineato Todde in una nota – rappresenta un passo fondamentale per riaffermare i diritti della Sardegna nella gestione delle risorse idriche e nel consolidamento di una politica energetica che punta sulle fonti rinnovabili. Questo risultato rafforza inoltre la posizione della Regione nella pianificazione del nuovo Piano Energetico Regionale e nella costituzione della Società Energetica della Sardegna».
(Unioneonline/v.f.)