Is Arenas, il Riesame aggrava le accuse"Gli indagati sapevano di violare la legge"
Il provvedimento con cui il Tribunale del Riesame ha concesso gli arresti domiciliari al presidente del Cagliari Massimo Cellino, al sindaco di Quartu Mauro Contini e all'assessore ai Lavori pubblici della sua Giunta, Stefano Lilliu, non alleggerisce il quadro accusatorio definito dalla Procura. Anzi, lo aggrava.Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
In particolare i giudici, che hanno concesso la misura detentiva attenuata ritenendo che non esista il pericolo di inquinamento delle prove, affermano che i tre indagati fossero consapevoli del "fumus di irregolarità che ammantava l'intera operazione" legata alla costruzione dell'impianto di Is Arenas. Di più. Il Tribunale del Riesame individua reati ulteriori rispetto a quelli già contestati di peculato e falso ideologico, commessi "per soddisfare a ogni costo gli interessi economici di Cellino e le ambizioni politiche di Contini e Lilliu, anche accettando il rischio che la frode fosse scoperta".
Un teorema che i legali della difesa sono decisi a smontare. Hanno infatti annunciato ricorso contro l'ordinanza. "Non riteniamo sussistenti - dice l'avvocato Giovanni Cocco che insieme a Benedetto Ballero difende il presidente rossoblù - né i gravi indizi di colpevolezza né le eisgenze cautelari".
L'analisi del provvedimento, alcuni stralci dell'atto che motiva la concessione degli arresti domiciliari ai tre indagati e la posizione degli avvocati difensori sono contenuti negli articoli a firma di Maria Francesca Chiappe sull'Unione Sarda in edicola.