Maestrale e fuoco, in Sardegna è una domenica infernale. I vertici della Protezione civile hanno chiesto l’invio di tre Canadair dalla base di Ciampino e di uno dalla Sicilia per cercare di contrastare i numerosi incendi scoppiati su tutto il territorio regionale: salgono a sette quindi gli aerei operativi nell’Isola. 

La situazione più critica si registra a Siniscola: La Caletta è circondata da un rogo partito da Posada che, sospinto dal vento, ha incenerito diversi ettari.

Seicento le persone evacuate tra San Giovanni di Posada e Monte Longu.

Il cielo è stato oscurato dal fumo e l’aria rischia di diventare irrespirabile. Qui stanno convergendo i mezzi aerei dell’antincendio, per supportare il difficile lavoro delle squadre a terra. Il fuoco ha raggiunto i bordi della 125, dopo aver interessato anche la 131 Dcn, che è stata chiusa dall’Anas.

In mattinata i Canadair sono intervenuti per un rogo scoppiato a  Costa Rei: gli aerei hanno caricato l’acqua dal mare al largo, davanti ai bagnanti, per poi effettuare i lanci sopra le fiamme. 

Mentre questo fronte si allargava, fra strade chiuse e abitazioni evacuate,  con la fuga dalle spiagge, è scoppiato l’allarme più a nord, sulla stessa costa, in Baronia. 

In mattinata le squadre hanno lavorato anche a Capoterra, San Sperate e San Giovanni Suergiu, dove per precauzione è stato evacuato un ristorante.  

In fiamme anche un canneto a Molentargius, dove a ridosso di via Fiume sono minacciate aziende e alcune abitazioni. 

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