Il caldo record dell'estate 2022 ha causato più di 61.000 morti in Europa, 18.000 solo in Italia, primo Paese per numero di vittime. E la Sardegna, in termini percentuali, è la regione che ha fatto registrare il maggiore incremento di morti (per ogni causa) proprio in quell’estate torrida: avranno influito altre patologie (e il sistema sanitario che arranca) ma afa e alte temperature potrebbero essere state letali. La crescita dei decessi nell’Isola in quei mesi non ha pari in nessun altra regione. E la provincia di Cagliari è in cima a questa terribile classifica.  

Le conclusioni arrivano dall’incrocio dei dati dell’analisi epidemiologica dell'Istituto di Barcellona per la salute globale, un centro sostenuto dalla Fondazione, la Caixa, in collaborazione con l'Istituto nazionale della sanità francese, pubblicata su Nature Medicine, con quelli che arrivano dalle tabelle dell’Istat. 

Lo studio spagnolo ha stimato 61.672 morti attribuibili al caldo, tra il 30 maggio e il 4 settembre 2022. I dati hanno rilevato un aumento del 63% delle morti dovute al caldo nelle donne, con un totale di 35.406 morti premature, ovvero 145 decessi per milione, rispetto ai 21.667 decessi stimati negli uomini, ovvero 93 per milione, con l'incidenza più alta nella regione del Mediterraneo. 

E qui c’è la Sardegna. Nel periodo considerato dallo studio i decessi (non solo per il caldo) sono stati 5.160. Che abbia influito il fattore climatico si evince dal fatto che le morti nel trimestre estivo del 2022 in Sardegna  sono state il 31% superiori rispetto alla media del quinquennio 2015-2019 (la variazione media nazionale è stata del 12%), del 24% superiori rispetto al 2020 e del 14,4% rispetto al 2021. Salvo che nell’ultimo confronto, è l’Isola la regione  a far registrare il maggiore incremento. Con la Città metropolitana di Cagliari che, tra l’estate 2022 e stessa stagione del quinquennio precovid, fa segnare una crescita dei decessi che si attesta al 34,8%:  nessuno è messo peggio. 

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