In Sardegna non è più obbligatoria la presentazione del certificato medico per tornare in classe dopo cinque giorni di assenza. E il vincolo cade in quasi tutti gli altri casi nei quali era previsto. 

Il provvedimento è contenuto nel Collegato alla Finanziaria, legge appena pubblicata sul Buras. 

È stabilito  che «ai fini della semplificazione amministrativa in materia di sanità pubblica e dell'efficacia delle prestazioni sanitarie nel territorio regionale, la presentazione della dichiarazione del medico curante circa la natura della malattia e l'idoneità alla frequenza richiesti per assenza scolastica di più di cinque giorni» è prevista solo  se «le dichiarazioni siano richieste da misure di profilassi previste a livello internazionale e nazionale per esigenze di sanità pubblica» e «i soggetti richiedenti siano tenuti alla loro presentazione in altre regioni».  Al di fuori di questi casi, cessa l’obbligo. 

La norma è stata approvata dal Consiglio regionale. Le consigliere comunali di Cagliari Camilla Soru (Pd) e Giulia Anderozzi (Possibile) la considerano una loro vittoria: «A gennaio, nel corso del nostro primo sit in, siamo state ricevute dall’assessore alla Sanità Carlo Doria. Abbiamo chiesto che fossero nominati i sostituti dei pediatri andati in pensione e che fosse abolito l’obbligo del certificato medico per il rientro a scuola dopo i 5 giorni di assenza. Una misura da tempo richiesta anche dalle associazioni dei pediatri», dicono oggi. «Questo adempimento congestiona gli ambulatori, costringe spesso i genitori a tenere a casa bambini perfettamente sani in attesa che il pediatra di riferimento possa visitarli per rilasciare il certificato. Ancora, spesso i genitori sono portati ad anticipare il rientro, anche se i bambini non si sono ripresi perfettamente, per non rischiare di doverlo richiedere». 

Sono passati 9 mesi, «ma finalmente la nostra proposta è  diventata legge e da oggi è ufficialmente in vigore».

(Unioneonline/E.Fr.)

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