Dati in “lieve” calo, tutti, sia i contagi che i ricoveri, sia le intensive che i decessi. Tuttavia, a dieci giorni dal primo maggio, data in cui dovrebbe decadere l’obbligo di mascherine al chiuso, “la circolazione del virus è ancora molto alta: il numero di positivi, sottostimato, supera 1,2 milioni, i nuovi casi giornalieri sono oltre 50mila e il tasso di positività è sopra al 15 per cento”.

Per questo “abolire l’obbligo di mascherina al chiuso è una decisione molto avventata”, afferma il presidente della Fondazione Gimbe Nino Cartabellotta illustrando i dati del consueto report settimanale e sottolineando come in 72 province l’incidenza superi i 500 casi settimanali per 100mila abitanti. Anche in 4 delle 5 province sarde: per la precisione Oristano 676, Cagliari 637, Nuoro 623 e Sud Sardegna 608. E’ invece di 475 l’incidenza a Sassari.

I nuovi casi questa settimana (13.19 aprile) sono in “netto calo”, un -19,5% rispetto alla settimana precedente che tuttavia è “condizionato da una riduzione dei oltre il 20% dei tamponi in conseguenza delle festività pasquali”.

In particolare, nella settimana appena trascorsa, i nuovi casi sono stati 353.193 rispetto ai 438.751 della precedente, con una media di 50 mila contagi al giorno. Sono in calo anche i casi attualmente positivi, passati da 1.228.745 a 1.208.279.

Calo dell’incidenza anche nell’Isola (-23% a Oristano, -24 a Cagliari, -21,7 a Nuoro, -11,6 nel Sud Sardegna e -28,8 a Sassari). Ma resta sopra la media nazionale e la soglia di guardia la percentuale di posti letto in area medica (20,6%) e terapia intensiva (10,3%).

In terapia intensiva i posti letto occupati calano da 463 a 422, -8,9%. Giù anche i decessi: 861, -7,3% rispetto ai 929 della settimana precedente. Stabile intorno ai 10.200 il numero dei ricoverati in area medica (+0,1%).

QUARTA DOSE A RILENTO – Parte a rilento la somministrazione delle quarte dosi di vaccino anti Covid. Fino al 20 aprile sono state 80.554 quelle somministrate agli immunocompromessi, con un tasso di copertura del 10,2% delle 791.376 persone a cui andrebbe somministrata.

Sono invece 29.158 le quarte dosi somministrate agli over 80, ospiti delle Rsa e fragili tra 60-79 anni, pari allo 0,7% dei 4,4 milioni di persone che rientrano in queste categorie.

Calano ancora i nuovi vaccinati: dal 13 al 19 aprile sono stati 6.092 rispetto agli 8.601 della settimana precedente, pari al -29,2%. Mentre le persone attualmente vaccinabili con la prima dose sono circa 4,2 milioni e 2 milioni sono, invece, quelle che potrebbero ricevere subito la terza dose. Gimbe punta così il dito contro una “campagna vaccinale al palo”.

(Unioneonline/L)

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