Impianti fotovoltaici: in Sardegna “sparito” in un anno l’equivalente di 65 campi da calcio
I dati Ispra: per installare “parchi” solari persi in Italia circa 400 ettari di terreni agricoli, l’11% dei quali nell’IsolaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
In Italia, tra abbandoni, cementificazioni e cambi di destinazione sono stati persi, nel 2023, altri 4.000 ettari di suolo agricolo. Un fenomeno dovuto anche all’installazione di impianti fotovoltaici a terra che ha coinvolto circa 400 ettari, ovvero il 9,5% del suolo agricolo consumato nell’anno, con la Sardegna che in quest’ambito si trova ai primi posti tra le regioni.
È quanto si legge nel Rapporto ISPRA 2024 presentato oggi a Roma e che rivela, a livello di macro-ripartizioni geografiche, una maggiore incidenza dei suoli agricoli convertiti a fotovoltaico al Nord, con il 46,5% dei circa 400 ettari, contro il 40% di Sud e Isole e il 13,5% del Centro Italia.
Il Veneto, con poco più del 17% del totale, apre la classifica regionale, seguito da Piemonte e Sicilia, con circa il 14% ciascuno, e dal Lazio con una quota dell’11,5%. E poi, come anticipato, c’è la Sardegna, con l’11 per cento (ovvero 44 ettari di territorio, pari a circa 65 campi da calcio).
A livello nazionale, sottolinea l'Ispra, se si considera la perdita del suolo avvenuta non solo nell'ultimo anno, ma nel periodo tra il 2006 e il 2023, l'impatto economico viene stimato tra 7 miliardi e 9 miliardi di euro annui. Il valore perso di stock (ossia la perdita assoluta di capitale naturale) dello stesso periodo varia invece tra 19 e 25 miliardi di euro.
(Unioneonline)