È un uomo di 69 anni ad aver ricevuto in donazione il fegato prelevato a Luciano Bernini, morto dopo essere stato investito il 20 dicembre scorso a Bari Sardo. L’organo è stato trapiantato all’ospedale Brotzu di Cagliari, dov'era stato trasportato a bordo dell'elicottero dell'Areus subito dopo il prelievo nella mattinata del 22 dicembre.

Fondamentale, oltre alla volontà della famiglia, anche il ruolo avuto dal personale del Nostra Signora della Mercede che ha supportato l’équipe chirurgica arrivata dal Brotzu, diretta da Fausto Zamboni, del Centro trapianti di fegato del capoluogo. «Siamo molto contenti per l'esito positivo della vicenda. Dietro a un intervento del genere - ha detto Luigi Ferrai, direttore sanitario del Nostra Signora della Mercede di Lanusei - c'è un duro lavoro organizzativo che coinvolge tutto l'ospedale e che può protrarsi anche per 13-14 ore. La parte clinica ha visto in prima linea un'équipe multidisciplinare che ha interessato in particolare il personale del reparto di Anestesia e Rianimazione, diretto da Francesco Loddo. Inoltre, ha avuto una parte attiva nel prelievo del fegato, il chirurgo Gian Pietro Gusai. Ci tengo molto a ringraziare tutta la famiglia del donatore che, in un momento così difficile, ha dimostrato grande sensibilità e disponibilità».

Proprio Francesco Loddo mette l’accento sull’importanza della donazione: «Un gesto di generosità e civiltà che ha permesso ad un’altra persona di ricominciare a vivere», ha detto, ricordando che i metodi più semplici per donare sono iscriversi all’Aido (anche online con lo Spid) o comunicarlo al rinnovo o all’emissione della carta d’identità elettronica.

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