I Cpia alla Regione: «La scuola per gli adulti cerca casa, dateci sedi sicure»
I centro provinciali d’istruzione operativi nel territorio con la massima dispersione, ma non hanno degli istituti dedicati: «Servizio fondamentale»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Sedi sicure, aule e arredi per fare lezione: è questa la richiesta dei Cpia della Sardegna, scuole statali che ogni giorno lottano contro la dispersione scolastica, oltre a promuovere la formazione continua e l’apprendimento permanente. «I Cpia, centri provinciali di istruzione degli adulti», si legge in una nota, «offrono un servizio fondamentale, ma non hanno una “casa”».
In Sardegna, una delle regioni italiane con il più alto tasso di abbandono scolastico, i Cpia hanno «una funzione ancora più significativa con i loro corsi per riportare in aula chi non è riuscito a conseguire un titolo di studio». Ma i Centri provinciali offrono anche un supporto concreto alle fasce più fragili della popolazione con i corsi per sostenere chi è rimasto indietro, quelli per insegnare l'italiano agli stranieri e favorire la rieducazione degli studenti ristretti con i percorsi negli istituti carcerari.
Nonostante questo lavoro, che riporta migliaia di studenti in classe, i Cpia non hanno una sede propria e sono ospiti, spesso sgraditi, delle scuole di bimbi e ragazzi.
«Una situazione che comporta non poche difficoltà», prosegue il comunicato, «ai Cpia vengono di fatto imposti orari serali, non sempre adeguati all’esigenza di una popolazione adulta (spesso fatta di donne e madri) che preferirebbe frequentare di mattina o nel primissimo pomeriggio, specialmente nelle zone interne durante il periodo invernale. In tal modo si discrimina un’utenza debole che andrebbe agevolata anche al fine di perseguire gli obiettivi dell’Unione Europea riguardo l’abbattimento del fenomeno della dispersione, l’innalzamento del livello d’istruzione della popolazione adulta, gli obiettivi per l’apprendimento permanente, le pari opportunità».
Per questo la Rete dei Cpia della Sardegna, che unisce i cinque Centri dell'Isola, chiede alla Regione di adottare un piano edilizio adeguato assegnando in esclusiva e in via definitiva sedi sicure, aule e arredi.
