Quando parlano dei loro affari al telefonino, la fantasia degli spacciatori galoppa: la cocaina diventa la “rivista”, i panetti di hascisc “oratine” o “maialetti”. Salvo, poi, tradirsi organizzando la consegna di un improbabile “maialino di due etti” finendo per insospettire le forze dell'ordine impegnate nelle intercettazioni. L'operazione con cui i carabinieri hanno sgominato tre giorni fa la banda di trafficanti con base a Milano e punto privilegiato di smercio a Carbonia e hinterland, ha confermato, quello che da anni è il nuovo modus operandi : tutto si pianifica per telefono adoperando eufemismi per identificare la droga, e la creatività non conosce limiti.

GLI SVILUPPI L'operazione
Déjà Vu ha smantellato la rete dello spaccio a Carbonia ma le indagini stanno rivelando sviluppi su scala nazionale: «Stanno emergendo - sottolinea il comandante della Compagnia dei carabinieri Cristian Buttazzo - convergenze investigative sul ruolo di cosche criminali che agiscono in altre regioni». Fra queste la ‘ndrangheta, «ma non significa affatto - conclude il capitano - che questa organizzazione avesse messo piede in città».
© Riproduzione riservata