Da 24 ore Graziano Mesina è rinchiuso al carcere di Badu ‘e Carros a Nuoro, dove è stato portato dopo l’arresto avvenuto due notti fa a Desulo che ha messo fine alla sua latitanza che durava dal luglio 2020. I coniugi insospettabili che lo ospitavano in una casa tra via Nuoro e vico Gennargentu sono invece ai domiciliari e indagati per favoreggiamento. Ma non ci sarebbero solo loro – Antioco Gioi, 56 anni, e la moglie Basilia Puddu, 47 – secondo gli inquirenti nella rete di fiancheggiatori che ha consentito all’ex primula rossa del banditismo sardo di sottrarsi alla cattura per tutti questi mesi. E le attività investigative non sono finite. 

Di sicuro Grazianeddu dalla sua Sardegna non si è mai mosso: le ipotesi di fuga in Corsica o in Tunisia non trovano alcun elemento di conferma, probabilmente si è rifugiato in diversi covi e a uno di questi i carabinieri erano arrivati molto vicino. Poi Mesina aveva di nuovo fatto perdere le sue tracce, pronto come sempre a darsi alla macchia. Anche l’altra notte era a letto vestito, con maglione e jeans, abituato a scomparire in pochi minuti alla ricerca di un posto più sicuro. E quando i militari hanno fatto saltare in aria la porta d’ingresso si è svegliato di soprassalto. Qualche secondo per capire che la sua latitanza era finita.

(Unioneonline)

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Alcuni momenti dell'operazione a Desulo

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