Per dieci anni hanno duellato nelle aule dei Tribunali sulle foto rubate (scattate con potenti teleobiettivi) a Villa Certosa.

Silvio Berlusconi e il fotoreporter Antonello Zappadu sono stati i protagonisti di una lunghissima vertenza giudiziaria: sequestri, denunce, processi e reportage bloccati dal Garante della privacy.  

La storia degli scatti di Villa Certosa è stata raccontata, il 18 aprile del 2018, da Berlusconi in un aula del Tribunale di Tempio, dove Zappadu era a processo per violazione della privacy.

Ieri Zappadu ha pubblicato un post sul suo profilo Instagram, il contenuto è stringatissimo: «Non eravamo nemici, riposi in pace».

Il 18 aprile 2018, Berlusconi, che non portò mai Zappadu davanti al giudice civile, stringendo la mano al fotoreporter olbiese disse: «Lei è matto».

Tutte le accuse contro Zappadu sono cadute per prescrizione nel luglio del 2019.

Il fotografo più volte ha detto: «Mi ha salvato Berlusconi, le leggi sulla prescrizione le ha fatte il suo governo». 

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