Rinvio a giudizio per i reati di violenza sessuale, sequestro di persona e lesioni: la storia di una cagliaritana di 40 anni, presunta vittima di una prolungata segregazione in un'abitazione di Golfo Aranci, sarà al centro di un processo penale a partire dal prossimo 21 aprile.

Lo ha deciso il gup di Tempio, Caterina Interlandi, che ha disposto il giudizio per Luigi Morlè, un golfarancino di 32 anni, sotto accusa per i fatti che sarebbero avvenuti tra aprile e giugno del 2018.

Stando al capo di imputazione e alle pesanti accuse contenute nella denuncia della stessa presunta vittima, Morlè avrebbe convinto la donna a trasferirsi a Golfo Aranci con la promessa di un lavoro stagionale. Invece la cagliaritana sarebbe stata narcotizzata con delle sostanze sonnifere aggiunte nel cappuccino. Per quasi un mese e mezzo la donna non avrebbe avuto la possibilità di allontanarsi dall'appartamento della persona che avrebbe anche ripetutamente abusato di lei.

Il pubblico ministero oggi ha concluso la sua requisitoria chiedendo il non luogo a procedere, il gup ha accolto la tesi del legale di parte civile, l'avvocato Diego Mastromarino.
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