Tragedia all'Isola delle Bisce: disposte le autopsie. L’alta velocità all’origine dello schianto?
La Procura pensa a una maxi-perizia. Al vaglio la posizione del figlio del proprietario dell’imbarcazione, che era ai comandi con Giacomo Bot, una delle vittime, assieme a Tommy Di Chello, del violento impatto contro gli scogli
Saranno effettuate la prossima settimana le autopsie sui corpi di Tommy Di Chello e Giacomo Bot, le vittime dell’incidente avvenuto nel mare dell’Isola delle Bisce la sera di martedì 6 dicembre.
La Procura di Tempio potrebbe disporre subito una maxi perizia sulla dinamica della tragedia.
La pm Nadia La Femina non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione sulle attività affidate alla Capitaneria di Porto di La Maddalena, ma le indagini si stanno concentrando sulla posizione di Remo Bruno, il figlio di proprietario della imbarcazione Cri Cri.
L’uomo, stando a quanto sta emergendo dalle indagini, era ai comandi della barca, finita sugli scogli, insieme a Giacomo Bot, una delle due persone decedute.
L’inchiesta sta confermando il dato della velocità sostenuta della imbarcazione.
Oggi è stato sottoposto a un delicato intervento di chirurgia maxillofacciale il golfarancino Carlo Nieddu, l'altro sopravvissuto del pauroso schianto.
