Tempio, operaio morto nel depuratore: in sette a processo per omicidio colposo
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Sette persone sono state rinviate a giudizio, con l’accusa di omicidio colposo, per la morte dell’operaio tempiese Antonio Cusseddu, vittima di un incidente sul lavoro nel maggio del 2013.
La decisione è del gup Vincenzo Cristiano, che ha accolto tutte le richieste del pubblico ministero Roberta Guido.
È stato disposto il giudizio per Rosario Carlo La Diega, Francesco Bonfiglio, Andrea Eleuteri, Pier Paolo Desole, uno dei responsabili dell’impianto di smaltimento dei rifiuti di Tempio, Jaenne Francine Murgia, dirigente dell’Unione dei Comuni e gli ingegneri Pietro Paolo Stangoni e Costantino Azzena, quest’ultimo, responsabile, attualmente, dell’Ufficio tecnico del Comune di Olbia.
L’operaio stava effettuando la manutenzione di un nastro trasportatore utilizzato per i rifiuti, quando la macchina iniziò improvvisamente a girare.
Antonio Cusseddu aveva 51 anni. Gli ispettori del lavoro dell’azienda sanitaria di Olbia hanno messo in evidenza presunte gravi carenze nei sistemi e dispositivi antinfortunistici.