Cercano su internet se i funghi sono buoni: due intossicate
A Tempio due donne hanno scambiato il fungo dell’ulivo scambiato per gallettoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Due donne di 66 e 68 anni sono finite al Pronto Soccorso di Tempio dopo aver consumato a cena un fungo velenoso, l’Omphalotus olearius, conosciuto come “fungo dell’ulivo”, scambiato per il commestibile Cantharellus cibarius, il più comune “galletto”.
A trarle in inganno sarebbe stato un motore di ricerca utilizzato per verificarne la commestibilità.
L’intossicazione, fortunatamente non grave, è stata confermata ieri sera dagli operatori dell’Ispettorato Micologico della Asl Gallura, allertati dal personale del Pronto Soccorso che ha richiesto una consulenza dopo l’arrivo delle pazienti, entrambe con sintomi gastrointestinali. Le due donne hanno portato con sé anche parte dei funghi consumati, permettendo ai tecnici di identificarne rapidamente la natura velenosa.
«I nostri micologi sono intervenuti immediatamente – spiega la direttrice del Servizio Igiene degli Alimenti e Nutrizione, Maria Adelia Aini – consentendo ai sanitari di somministrare la terapia adeguata. Purtroppo, è sempre più diffuso l’utilizzo di siti internet e app che non possono garantire l’affidabilità necessaria. È fondamentale rivolgersi ai nostri presidi e ai micologi certificati prima di consumare funghi spontanei».
Sulla stessa linea la responsabile dell’Ispettorato Micologico, Ada Careddu, che ribadisce come le due specie vengano spesso confuse: «Il fungo dell’ulivo e il galletto possono sembrare simili ai non esperti, ma un micologo li distingue immediatamente. Se le donne avessero portato il raccolto ai nostri sportelli, l’errore sarebbe stato evitato».
(Unioneonline/Fr.Me.)
