Invitata dal circolo del Partito Democratico di Olbia a parlare di sostenibilità ambientale, economica e sociale, la senatrice PD, Susanna Camusso, parte da una disamina delle scelte politiche fatte negli ultimi 15 anni per sostenere che è necessario un grande cambiamento che abbia una visione prospettica.

«Nel nostro Paese, le scelte politiche fatte negli ultimi 15 anni sono state fatte tutte nell'emergenza, con procedimenti che hanno determinato la prospettiva senza che sia stata discussa», esordisce Camusso. «Ma l'emergenza logora - aggiunge la senatrice - perché non permette uno sguardo sul futuro e riduce gli spazi di democrazia».

Tutto ciò, sostiene Camusso, «richiede un cambiamento, che dovrebbe essere un obiettivo di sinistra, e un pensiero politico che sia radicale negli obiettivi». Secondo l'esponente dem, «si può affrontare una transizione solo se alle 5 P dell'agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile, si aggiunge quella della Partecipazione: si può cambiare solo se le persone partecipano al progetto di cambiamento».

Un compito che Susanna Camusso affida al Partito Democratico: «Ci possono essere le condizioni per la costruzione partecipata se non si considera l'elezione del segretario PD, il 26 febbraio prossimo, come una data conclusiva». Inoltre, chiude la senatrice, «dobbiamo avere il coraggio di dire che abbiamo sbagliato delle cose, altrimenti siamo poco credibili e non suscitiamo nessuna passione».

Sulla sostenibilità, Susanna Camusso ritiene che non ci può essere «senza la riduzione delle disuguaglianze, senza la costruzione di percorsi che abbiano la giustizia sociale come bussola del cambiamento». 

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