Il Consiglio comunale di Santa Teresa Gallura ha approvato la delibera di adozione del Piano di utilizzo dei litorali.

 Si tratta dello strumento che disciplina le aree del demanio marittimo a fini turistico-ricettivi, identifica i litorali suscettibili di utilizzazione per finalità turistico-ricettive e localizza e dimensiona le concessioni, regolamenta l’organizzazione dei litorali e del territorio immediatamente attiguo al demanio per quanto concerne le aree di sosta veicolare e l’accessibilità veicolare; definisce le regole d’uso della spiaggia e le norme tecniche per la realizzazione delle strutture a servizio delle attività balneari.

Il PUL di Santa Teresa riguarda 75 km di costa, con 51 spiagge. Il fine di questo piano, ha detto la sindaca, Nadia Matta, «è quello di predisporre un’organizzazione complessiva del territorio costiero, garantendo un adeguato sviluppo delle attività turistico-ricreative, dei servizi di supporto alla balneazione e una infrastrutturazione complessiva per l’accesso e la fruizione sostenibile delle spiagge, assicurando la tutela dell’ambiente terrestre e marino, in armonia con i principi dell’Area Marina Protetta e della Zona Sic».

Le argomentazioni e le scelte della maggioranza tuttavia non hanno convinto la minoranza consiliare, che ha votato contro. Dopo la pubblicazione, scatteranno i termini per la presentazione delle osservazioni, l’accoglimento o meno da parte del Consiglio comunale, alcuni pareri di autorità competenti, l’approvazione finale e, dopo ulteriori passaggi, la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Sardegna.

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