Dimitri Fricano ha confessato: "Sono distrutto, sono stato io a uccidere Erika".

Il fidanzato di Erika Preti, 28 anni, con queste parole ha ammesso di essere il responsabile del femminicidio dell'11 giugno scorso.

Dimitri ed Erika, dieci anni insieme, stavano trascorrendo le vacanze a San Teodoro. La ragazza venne trovata senza vita dentro una villetta, uccisa con due coltellate alla gola.

A distanza di oltre un mese dal delitto, Fricano (che aveva lasciato la Sardegna alla fine di giugno) accompagnato dai suoi difensori Alessandra Guarini e Roberto Onida, si è recato negli uffici della Procura di Biella e ha confessato di avere ucciso la compagna alla fine di un violento litigio.

Aveva sempre raccontato di essere rimasto vittima di una rapina insieme alla fidanzata.

Dopo la confessione, per Fricano è scattata la misura del fermo di polizia giudiziaria.

I magistrati della Procura di Biella operano in stretto contatto con i colleghi di Nuoro.

Il procuratore Andrea Garau, che coordina le indagini, domani avrà il verbale della confessione di Fricano. Con le dichiarazioni del giovane di Biella, cade qualsiasi altra ricostruzione alternativa della tragica fine di Erika.

Oggi, il giovane, è come uscito da una sorta di blocco psicologico. Sono stati i suoi genitori, i legali e un team di specialisti, ad accompagnare il giovane nel percorso che lo ha portato alla confessione.

Ora si teme per le sue reazioni. Sarà trasferito in carcere, probabilmente in infermeria, e controllato a vista dalla Polizia penitenziaria.

I FUNERALI DELLA GIOVANE:

LA PARTENZA DALLA SARDEGNA:

LA PISTA DEL MANIACO:

L'OMICIDIO:

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